
MASSIMO KHAIRALLAH, collaboratore linguistico di lingua araba presso l’università Cà Foscari di Venezia, ha recentemente postato come commento una mail ricevuta dal prof. MASSIMO CAMPANINI, Università di Milano. La riprendo qui per focalizzare l’attenzione di tutti sulla questione.
Campanini è ingiustamente accusato da Magdi Allam di antisemitismo e di ignorare il pericolo islamista; nel suo nuovo libro Allam si scaglia, come già citato in questo blog, anche contro le università italiane. Tutto fa pensare che abbia ragione Campanini a definire il lavoro di Allam come una “una virulenta e gratuita polemica personale”.
Vi ricordo infine che per sottoscrivere l’appello di Se.Sa.MO, che trovate QUI, bisogna inviare entro il 20 giugno una mail con nome, cognome e qualifica a Paolo Branca paolo.branca@unicatt.it
Cari amici,
nel suo ultimo libro (Viva Israele, Mondadori), subito segnalato con entusiasmo da Chiaberge sul Sole 24 Ore, l'autore mi accusa:
1) di antisemitismo
2) di fingere di ignorare il pericolo islamista.
Ma il peggio è che scrive letteralmente. "Il caso del prof. Campanini non è l'unico. L'Università italiana pullula di professori cresciuti all'ombra delle moschee dell'UCOII, simpatizzanti coi Fratelli
Musulmani, inconsapevolmente o irresponsabilmente collusi con la loro ideologia di morte". Ora, è tempo che le volgari menzogne e gli insulti abbiano termine.
Per quanto mi riguarda chiederò a un avvocato se esistano i margini per una denuncia per diffamazione. Per intanto invio a voi, regandovi nei limiti del possibile di farla circolare, una doverosa risposta pubblica:
1) siccome viviamo in un paese in cui vige la libertà di parola, ribadisco il mio dissenso nei confronti della politica mediorientale di Israele, ma per questo né posso e debbo essere tacciato di antisemitismo, né sostengo di volere la distruzione dello stato ebraico.
2) siccome viviamo inn un paese in cui vige la libertà di parola, ribadisco il mio dissenso nei confronti della politica mediorientale dell'amministrazione Bush. Quanto è successo e sta succedendo in Iraq e Afghanistan è una pessima prova di democrazia o probabilmente non è democrazia affatto.
3) sui Fratelli musulmani ho sostenuto e ribadisco che l'organizzazione è profondamente radicata nella società civile dei paesi arabi dove svolge attività assistenziale e caritativa.
Liquidarla superficialmente come puramente terrorista è storicamente falso e politicamente pericoloso. I Fratelli Musulmani si articolano in moltissime correnti, alcune estremiste altre che sono tradizionaliste e conservatrici, ma niente affatto terroriste. Tutto questo ho documentato e documento scientificamente nei miei molti libri e articoli citando fonti primarie e letteratura critica. D'altro canto non mi risulta che Tariq Ramadan (che è consigliere di Tony Blair) o Rashid Ghannushi (che vive a Londra) siano stati inquisiti e meno che meno condannati da magistrature occidentali democratiche.
Il mio lavoro è un lavoro scientifico che può essere dimostrato in qualsiasi momento; quello di Magdi Allam una virulenta e gratuita polemica personale neppure sostenuta dall'eloquenza ciceroniana. Vi ringrazio dell'attenzione.
Massimo Campanini
massimo.campanini@tiscali.it
Campanini è ingiustamente accusato da Magdi Allam di antisemitismo e di ignorare il pericolo islamista; nel suo nuovo libro Allam si scaglia, come già citato in questo blog, anche contro le università italiane. Tutto fa pensare che abbia ragione Campanini a definire il lavoro di Allam come una “una virulenta e gratuita polemica personale”.
Vi ricordo infine che per sottoscrivere l’appello di Se.Sa.MO, che trovate QUI, bisogna inviare entro il 20 giugno una mail con nome, cognome e qualifica a Paolo Branca paolo.branca@unicatt.it
Cari amici,
nel suo ultimo libro (Viva Israele, Mondadori), subito segnalato con entusiasmo da Chiaberge sul Sole 24 Ore, l'autore mi accusa:
1) di antisemitismo
2) di fingere di ignorare il pericolo islamista.
Ma il peggio è che scrive letteralmente. "Il caso del prof. Campanini non è l'unico. L'Università italiana pullula di professori cresciuti all'ombra delle moschee dell'UCOII, simpatizzanti coi Fratelli
Musulmani, inconsapevolmente o irresponsabilmente collusi con la loro ideologia di morte". Ora, è tempo che le volgari menzogne e gli insulti abbiano termine.
Per quanto mi riguarda chiederò a un avvocato se esistano i margini per una denuncia per diffamazione. Per intanto invio a voi, regandovi nei limiti del possibile di farla circolare, una doverosa risposta pubblica:
1) siccome viviamo in un paese in cui vige la libertà di parola, ribadisco il mio dissenso nei confronti della politica mediorientale di Israele, ma per questo né posso e debbo essere tacciato di antisemitismo, né sostengo di volere la distruzione dello stato ebraico.
2) siccome viviamo inn un paese in cui vige la libertà di parola, ribadisco il mio dissenso nei confronti della politica mediorientale dell'amministrazione Bush. Quanto è successo e sta succedendo in Iraq e Afghanistan è una pessima prova di democrazia o probabilmente non è democrazia affatto.
3) sui Fratelli musulmani ho sostenuto e ribadisco che l'organizzazione è profondamente radicata nella società civile dei paesi arabi dove svolge attività assistenziale e caritativa.
Liquidarla superficialmente come puramente terrorista è storicamente falso e politicamente pericoloso. I Fratelli Musulmani si articolano in moltissime correnti, alcune estremiste altre che sono tradizionaliste e conservatrici, ma niente affatto terroriste. Tutto questo ho documentato e documento scientificamente nei miei molti libri e articoli citando fonti primarie e letteratura critica. D'altro canto non mi risulta che Tariq Ramadan (che è consigliere di Tony Blair) o Rashid Ghannushi (che vive a Londra) siano stati inquisiti e meno che meno condannati da magistrature occidentali democratiche.
Il mio lavoro è un lavoro scientifico che può essere dimostrato in qualsiasi momento; quello di Magdi Allam una virulenta e gratuita polemica personale neppure sostenuta dall'eloquenza ciceroniana. Vi ringrazio dell'attenzione.
Massimo Campanini
massimo.campanini@tiscali.it
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