
“[…] Potremo organizzare in futuro il MAIALE-DAY ovvero concorsi e mostre per i maiali da passeggiata più belli da tenersi nei luoghi dove chiunque pensi di edificare non un centro di culto ma il potenziale centro di raccolta di una cellula terroristica”.
Si tratta di una affermazione di Roberto Calderoli, vice presidente del Senato della Repubblica italiana, la stessa persona che nel febbraio 2006 sfiorò una crisi diplomatica mostrando una maglietta con una caricatura del Profeta Maometto.
Peccato che il portavoce dell’UCOII, Issedin Elzir, oltre ad averlo accusato di incitare all’odio religioso, afferma che il signor Calderoli non conosce l’Islam, perchè “il maiale i musulmani non lo mangiano, proprio come gli ebrei, ma se l’animale passeggia su un terreno non fa nessuna differenza”.
Qui vi sono altre perle di Roberto Calderoli, che ricordiamo è laureato in medicina e chirurgia:
Sugli omosessuali:
«La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni... Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni».
Sulla vittoria dell’Italia ai mondiali:
«È una vittoria dell'identità italiana, di una squadra che ha schierato lombardi, napoletani, veneti e calabresi e che ha battuto una squadra, la Francia, che, per ottenere dei risultati, ha sacrificato la sua identità schierando negri, musulmani e comunisti».
Sull’immigrazione:
«Che tornino nel deserto a parlare con i cammelli o nella giungla con le scimmie, ma a casa nostra si fa come si dice a casa nostra!».
«Dare il voto agli extracomunitari, non mi sembra il caso, un paese civile non può fare votare dei bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi, dai».
Su Napoli:
«La fogna va bonificata e visto che Napoli oggi è diventata una fogna bisogna eliminare tutti i topi, con qualsiasi strumento, e non solo fingere di farlo perché magari anche i topi votano».
«La civiltà gay ha trasformato la Padania in un ricettacolo di culattoni... Qua rischiamo di diventare un popolo di ricchioni».
Sulla vittoria dell’Italia ai mondiali:
«È una vittoria dell'identità italiana, di una squadra che ha schierato lombardi, napoletani, veneti e calabresi e che ha battuto una squadra, la Francia, che, per ottenere dei risultati, ha sacrificato la sua identità schierando negri, musulmani e comunisti».
Sull’immigrazione:
«Che tornino nel deserto a parlare con i cammelli o nella giungla con le scimmie, ma a casa nostra si fa come si dice a casa nostra!».
«Dare il voto agli extracomunitari, non mi sembra il caso, un paese civile non può fare votare dei bingo-bongo che fino a qualche anno fa stavano ancora sugli alberi, dai».
Su Napoli:
«La fogna va bonificata e visto che Napoli oggi è diventata una fogna bisogna eliminare tutti i topi, con qualsiasi strumento, e non solo fingere di farlo perché magari anche i topi votano».
No comments:
Post a Comment