Ringraziando SE.SA.MO. e Michelguglielmo Torri, vi inoltro il comunicato stampa che la Facoltà di Scienze Politiche e il Dipartimento di Studi Politici dell'Università di Torino hanno fatto circolare a proposito del caso Guolo.
La Facoltà di Scienze Politiche e il Dipartimento di Studi Politici dell'Università di Torino, in rapporto al caso che ha coinvolto uno dei suoi membri, il prof. Renzo Guolo (querelato dal presidente dell’Umi, signor Adel Smith, per vilipendio della religione islamica), esprimono la loro piena e incondizionata solidarietà al collega sotto querela.
La Facoltà e il Dipartimento sottolineano come la querela in questione rimandi al più generale problema della legittimità o meno di condurre un'attività di ricerca, con gli strumenti propri delle scienze storiche e sociali, su problemi di carattere religioso o socio-religioso.
In questa prospettiva, la Facoltà e il Dipartimento enfatizzano l'assoluta irrinunciabilità dell'esigenza di applicare tali strumenti, basati sulla ragione, a qualsiasi sfera dell'attività umana, senza esclusioni.
La Facoltà e il Dipartimento ritengono quindi che tale esigenza non possa essere legittimamente limitata con il ricorso a strumenti giudiziari o legislativi, in quanto componente fondamentale e irrinunciabile del vivere "civile", non solo in Occidente ma nel mondo intero.
Per chi ne volesse sapere di più clicchi QUI.
La Facoltà di Scienze Politiche e il Dipartimento di Studi Politici dell'Università di Torino, in rapporto al caso che ha coinvolto uno dei suoi membri, il prof. Renzo Guolo (querelato dal presidente dell’Umi, signor Adel Smith, per vilipendio della religione islamica), esprimono la loro piena e incondizionata solidarietà al collega sotto querela.
La Facoltà e il Dipartimento sottolineano come la querela in questione rimandi al più generale problema della legittimità o meno di condurre un'attività di ricerca, con gli strumenti propri delle scienze storiche e sociali, su problemi di carattere religioso o socio-religioso.
In questa prospettiva, la Facoltà e il Dipartimento enfatizzano l'assoluta irrinunciabilità dell'esigenza di applicare tali strumenti, basati sulla ragione, a qualsiasi sfera dell'attività umana, senza esclusioni.
La Facoltà e il Dipartimento ritengono quindi che tale esigenza non possa essere legittimamente limitata con il ricorso a strumenti giudiziari o legislativi, in quanto componente fondamentale e irrinunciabile del vivere "civile", non solo in Occidente ma nel mondo intero.
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