
«Ci si domanda se Dio perdona o non perdona. Per alcuni, tanti, molti, Dio ama e perdona, per altri ama, si! Ma non perdona!»
“Dio. Nel Suo Nome si attraversano mari, fiumi, distanze, dolori, sacrifici incommensurabili. Si accetta la morte. Nel Suo Nome si giudica, si perdona e si condanna, qui, lì, ovunque! da nord a sud! Nel Suo Nome si cerca, si invoca la Pace! E si nega la Pace!”
Intervengono:
Sua Beatitudine Albue Paulos, Patriarca ortodosso, Etiopia
Ezekiel Isaac Malekax, Rabbi Judah Hyam Synagogue, India
Rabbi Mordechai Abergel, Rabbino Capo, Singapore
Prof. Mohammed Esslimani, di Teologia Islamica, Algeria
Mohammed Sammak, Consigliere Gran Mufti del Libano
Bonzo Siri Sumedha Thero, Sarnath Varanasi, India
Padre Samir Khalil Samir, Prof. Direttore “Cedrac”
Mukti Laxmi Mataji, Suora del guru Bahubal
Louis Marie de Geyer d’Orth, Abbazia St. Madeleine, Francia
Israel Singer, World Jewish Congress, USA
Sua Beatitudine Zakka Iwas, Patriarcato Siro-Ortodosso, Siria
Shehaden Sheik Hussein, Sceicco Sciita, Siria
Don Salvatore Vitiello, Università Cattolica Sacro Cuore, Roma
«La domanda: può uno stato essere governato da leggi imposte da una religione? se ci sarà futuro per le religioni non sarà perché io ubbidisco alla legge, ma solo se io avrò la libertà come persona di potermi confrontare in libertà con le leggi, questione oggi centrale in molte fedi».
«Di fronte all’errore dell’occidente nei suoi tentativi di conoscere il vero Islam e, dinanzi all’errore arabo islamico che è venuto meno nella trasmissione di questo Islam all’occidente, è emerso il cosiddetto “Islam politico”, che trova riferimenti partitici dalla realtà del conflitto tra l’oriente e l’occidente nel periodo del colonialismo. In quel periodo si è manifestò un Islam che doveva contrastare l’occupazioni dell’occidente per salvaguardare proprio l’identità araba e musulmana. Questo ha aggravato e ha deformato l’immagine dell’Islam. Con il crollo dell’ex Unione Sovietica e in conseguenza degli avvenimenti dell’11 settembre, che furono denunciati da tutti i leaders islamici del mondo, l’informazione occidentale presentò uno scenario gravissimo insistendo nel voler sovrapporre l’immagine dell’Islam con le correnti politiche. Il nostro problema con gli Stati Uniti d’America non è un problema con i cristiani d’occidente o con il popolo americano, ma è un problema con l’Amministrazione che ha preso la decisione di occupare l’Iraq. Una delle decisioni più gravi di questa occupazione e che essa ha prodotto una tesi che non minaccia soltanto il Medio oriente ma anche tutto il mondo, e questa tesi è quella della “confusione creativa o costruttiva”. Questa confusione condurrà tutti non ad un pericolo che minaccia tutti ma ad un disastro per tutti».
Shehaden Sheik Hussein Sceicco Sciita - Damasco – Siria
Dio è pace o dominio? Più probabilmente la risposta dobbiamo cercarla dentro di noi. I nostri interessi egoistici, i nostri fanatismi, i nostri fantasmi sono i veri nemici della pace tra i popoli, della tolleranza, della convivenza, del diritto alla libertà! Libertà che per chi crede Dio ci ha dato! Libertà di credere o non credere in Lui, e non per questo nel Suo Nome o contro il Suo Nome qualcuno mi ammazzi, perché, Dio, Tu mi hai fatto a Tua somiglianza libera creatura nel Tuo Creato.
No comments:
Post a Comment