
Disobbedendo agli ordini impartiti loro dalle gerarchia buddhista ufficiale controllata dal regime (la quale ordinò loro di rientrare nei rispettivi monasteri), i religiosi hanno deciso di continuare a dimostrare pacificamente marciando a piedi nudi sotto la pioggia per ore, circondati da gente comune come a voler costituire un cerchio protettivo intorno a loro.
Per quanto riguarda la giunta militare, guidata da Than Shwe, essa ha reagito con cautela e prudenza, sapendo bene che qualsiasi atto di violenza contro i monaci sarebbe visto come un’oltraggio.

Fonte: Il Corriere della Sera; La Repubblica
Aung San Suu Kyi
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