Monday, September 24, 2007

«LA STORIA È DALLA NOSTRA PARTE»

Mentre in Italia si discute se inquadrare o meno il “lato B” delle concorrenti di Miss Italia, in Myanmar migliaia di persone, tra cui moltissimi monaci buddhisti, protestano contro la giunta militare, chiedendo la liberazione di Aung San Suu Kyi (premio Nobel per la Pace nel 1991, vincitrice delle prime libere elezioni), oltre alla riduzione dei prezzi del carburante e dei beni di prima necessità.
Disobbedendo agli ordini impartiti loro dalle gerarchia buddhista ufficiale controllata dal regime (la quale ordinò loro di rientrare nei rispettivi monasteri), i religiosi hanno deciso di continuare a dimostrare pacificamente marciando a piedi nudi sotto la pioggia per ore, circondati da gente comune come a voler costituire un cerchio protettivo intorno a loro.
Per quanto riguarda la giunta militare, guidata da Than Shwe, essa ha reagito con cautela e prudenza, sapendo bene che qualsiasi atto di violenza contro i monaci sarebbe visto come un’oltraggio.

Fonte: Il Corriere della Sera; La Repubblica
Foto: 1, 2.
Video: 1a; 1b; 2.
Aung San Suu Kyi

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