Thursday, June 28, 2007

PILLOLE: L’ORGOGLIO DEL BANGLADESH

Nel 1971 in seguito ad una serie di conflitti di carattere religioso legati al problema della partizione tra India e Pakistan avvenuta nel 1947, e in seguito ad un alluvione devastante, il Bangladesh ottenne l’indipendenza.
Nonostante i grossi problemi di corruzione e sovrappopolazione, oltre che di povertà e di inondazioni monsoniche periodiche, il paese, la cui popolazione è di religione musulmana all’85%, sta cercando di "rialzarsi". Oggi noi abbiamo la fortuna di conoscere da vicino i suoi abitanti (che tra l’altro io e i miei amici chiamiamo affettuosamente “Chicco”) che, chissà per quale motivo, hanno scelto in massa di venire a lavorare nelle nostre città, soprattutto nel Nord-est.
Come avrete capito, oggi, per la serie “Le Pillole”, vi parlerò di Bangladesh, ma più precisamente vi parlerò di due uomini che fecero grande questo paese. Questo per ricordare a tutti noi che le persone che spesso ci propongono delle rose nei bar, o che ci preparano i piatti nelle cucine dei vari ristoranti (senza che neanche ce ne accorgiamo) sono persone degne di rispetto come tutte le altre e con una ricchissima tradizione e storia alle spalle. E un domani, con la seconda generazione, avranno un’ascesa sociale nel nostro paese, e ricopriranno ruoli importanti all’interno della nostra società.

RABINDRANATH TAGORE (রবীন্দ্রনাথ ঠাকুর) – Premio Nobel per la letteratura 1913
Nato a Calcutta nel 1861 da un ricco bramino indiano, fu un famoso scrittore, poeta, drammaturgo e filosofo.
A differenza di Ghandi, che, con la disobbedienza civile, organizzò il nazionalismo indiano sino a cacciare gli inglesi, Tagore cercò di conciliare e integrare Oriente ed Occidente. Opera difficile, cui egli era preparato dall’esempio di suo nonno che nel 1928, fondando il Sodalizio dei credenti in Dio, integrò il monoteismo cristiano ed il politeismo induista.
Nelle sue opere liriche destinate al canto, nei lavori teatrali ricchi d’intermezzi lirici, nei romanzi, nelle novelle, nelle memorie e nei saggi Tagore affermò il proprio amore per la natura e per Dio, le proprie aspirazioni di fratellanza umana, la propria passione (anche erotica) e l’attrattiva della fanciullezza.

MUHAMMAD YUNIS (মুহাম্মদ ইউনুস) – Premio Nobel per la pace 2006
Quest’uomo ebbe una idea geniale.
In seguito ad una violenta inondazione che colpì il suo paese nel 1974, cui seguì una grave carestia che causò la morte di centinaia di migliaia di persone, Yunus si rese conto di quanto le teorie economiche che egli insegnava (alla Middle Tennessee State University, Usa) fossero lontane dalla realtà.
Realizzò quindi che la povertà non era dovuta all’ignoranza o alla pigrizia delle persone, bensì al carente sostegno da parte delle strutture finanziare del paese. Fu così che Yunus decise di mettere la scienza economica al servizio della lotta alla povertà, inventando il microcredito, ovvero un sistema di piccoli prestiti (di pochi dollari) destinati ad imprenditori troppo poveri per ottenere credito dai circuiti bancari tradizionali.
Il “sistema Yunus” è stato adottato persino dalla Banca Mondiale, che ha cominciato ad avviare progetti simili a in più di 100 paesi al mondo, persino in Europa e negli Stati Uniti. Il microcredito è diventato così uno degli strumenti di finanziamento utilizzati in tutto il mondo per promuovere lo sviluppo economico e sociale.

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