Il docente americano, insieme al prof. NORDIO e al prof. LEGRENZI (Ottawa University), ha risposto alle domande di noi studenti e ci ha chiarito le idee sui seguenti approfondimenti:
- La comprensibile la volontà dell’Iran di portare a termine un programma nucleare, dato che si trova in una regione calda e pericolosa, anche se si tratta di un’iniziativa non accettabile.
- I motivi per cui l’amministrazione Bush si concentra sulla questione Iran, anche se non è l’unico paese a sviluppare un programma nucleare. Un paese come la Corea del Nord, considerato uno “stato canaglia”, non sembrerebbe costituire una minaccia al pari dell’Iran.
- Consapevolezza da parte del popolo iraniano sul programma nucleare che porta avanti la leadership locale.
- Gli attacchi terroristici dell’Iran a interessi israeliani in Argentina nel ‘92-’94 suscitano curiosità in quanto accaduti in una regione così lontana dalle problematiche del Medio Oriente.
- Probabile esistenza di una politica comune, da parte dell’Unione Europea e degli Stati Uniti, per gestire la “questione Iran”.
Il professore ha concluso affermando con sicurezza che oggi come oggi la probabilità che gli Stati Uniti ricorrano all'uso della forza nei confronti dell’Iran è remota, se non impossibile.
Chi è interessato ad ascoltare la registrazione della conferenza mi contatti pure.
In foto, da destra a sinistra: prof. Matteo Legrenzi, prof. Mark Gasiorowski, prof. Mario Nordio.
No comments:
Post a Comment