
Personalmente credo che questo accade perché la società italiana, a differenza di ex potenze coloniali come la Francia e la Gran Bretagna, sia ancora poco preparata ad accettare l’immigrazione come fonte di ricchezza. Eppure non sono così lontani nel tempo i prossimi cittadini italiani neri o con gli occhi a mandorla.
Mi viene in mente la confusione che moltissime persone, tra cui anche i miei genitori, fanno ritenendo che il termine “arabo” (etnia, lingua) e “musulmano” (religione) siano sinonimi; o ancora peggio tra “israeliano” (cittadinanza), “ebreo” (religione, etnia), “ebraico” (lingua).
Post originale:
Decine di bambini e bambine hanno affrontato lunedì mattina il loro primo giorno di scuola, alcuni il primo in assoluto (mia cuginina, per esempio), altri di nuovo alle prese con un’abitudine che dovranno imparare a considerare inevitabile.
Tra quelli che, venendo a Venezia, ho visto pochi erano i “bimbi bianchi”: la maggior parte erano di tanti, differenti colori. E i papà (per la maggior parte) che li accompagnavano erano felici come e più dei papà nostri.
Che bello, un mondo sinestetico nel modo giusto.
Commento:
Se per “biambi bianchi” e “papà nostri” intendi stranieri forse era meglio usare questo termine qui. Straniero=non bianco? Non credo.
Ci rendiamo conto dell’immigrazione solo dal colore della pelle o dagli occhi a mandorla delle persone che ci troviamo davanti, forse non sono stranieri anche i bambini di altri paesi come gli Stati Uniti, Francia, Spagna ecc?
Eppure non ci rendiamo conto della loro presenza se li incrociamo per strada. Infine, forse non sono più “bianchi” i russi etnici rispetto agli italiani? Una volta, quando mia cugina era piccola mi disse “Ma quello non può essere straniero! è bianco!”.
In foto: Alcuni bambini a scuola. L’ambasciatore di Italia in Perù, De Nardis, e l’ambasciatore del Perù in Italia, Denegri Bozo, solo che non vi dirò chi è chi. Lascio a voi indovinarlo.
Mi viene in mente la confusione che moltissime persone, tra cui anche i miei genitori, fanno ritenendo che il termine “arabo” (etnia, lingua) e “musulmano” (religione) siano sinonimi; o ancora peggio tra “israeliano” (cittadinanza), “ebreo” (religione, etnia), “ebraico” (lingua).

Post originale:
Decine di bambini e bambine hanno affrontato lunedì mattina il loro primo giorno di scuola, alcuni il primo in assoluto (mia cuginina, per esempio), altri di nuovo alle prese con un’abitudine che dovranno imparare a considerare inevitabile.
Tra quelli che, venendo a Venezia, ho visto pochi erano i “bimbi bianchi”: la maggior parte erano di tanti, differenti colori. E i papà (per la maggior parte) che li accompagnavano erano felici come e più dei papà nostri.
Che bello, un mondo sinestetico nel modo giusto.
Commento:
Se per “biambi bianchi” e “papà nostri” intendi stranieri forse era meglio usare questo termine qui. Straniero=non bianco? Non credo.

Ci rendiamo conto dell’immigrazione solo dal colore della pelle o dagli occhi a mandorla delle persone che ci troviamo davanti, forse non sono stranieri anche i bambini di altri paesi come gli Stati Uniti, Francia, Spagna ecc?
Eppure non ci rendiamo conto della loro presenza se li incrociamo per strada. Infine, forse non sono più “bianchi” i russi etnici rispetto agli italiani? Una volta, quando mia cugina era piccola mi disse “Ma quello non può essere straniero! è bianco!”.
In foto: Alcuni bambini a scuola. L’ambasciatore di Italia in Perù, De Nardis, e l’ambasciatore del Perù in Italia, Denegri Bozo, solo che non vi dirò chi è chi. Lascio a voi indovinarlo.
1 comment:
Good words.
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