Thursday, September 13, 2007

E TU COSA STAVI FACENDO?

Leggendo un post nel blog di una amica mi sono scontrato nell'ennesima domanda a mio avviso discutibile: Cosa stavi facendo l'11 settembre 2001? Il giorno degli attentati? Come se fosse, e forse per qualcuno lo è stato, una cartolina del millennio, paragonabile allo sbarco della luna della generazione dei nostri genitori. Eccovi l'intervento e la risposta:
Giovanni
13.09.07
Ciao a tutti,
personalmente ritengo che le stragi dell'11 settembre siano qualcosa di terribile e mi sento di condannarle apertamente. Tutti noi ricordiamo bene cosa stavamo facendo quel giorno di 6 anni fa a causa dall'enorme onda mediatica che ha avuto l'attentato.
Provocatoriamente vorrei porvi delle domande cosa stavate facendo:

Il 26 febbraio 2003, il giorno dell'inizio del genocidio in Darfur?
Il 21 marzo 2004, quando scoppò la guerra in Waziristan?
Il 15 dicembre 2006, quando iniziarono i combattimenti tra Fatah e Hamas?
Il 15 febbraio 2007 con la seconda ribellione dei Tuareg?
Il 24 aprile 2007, quando scoppiò il conflitto di Ogaden?

Vi chiederete, ma perché mai dovrei interessarmi a un conflitto marginale e localizzato? E io potrei rispondere, e perché dovrei interessarmi a un attentato che provocò 3000 vittime? Lungi da me l'idea di fare una grottesca classifica dei deceduti, ma ho fatto questo esempio semplicemente per farvi riflettere sull'enorme impatto mediatico che ha avuto l'11/9.
Con questo non voglio sminuire la gravità del fatto, che in sè è assolutamente grave.
Analogamente alla logica di prima, potremmo chiederci se è più grave un attentato che in una giornata provoca 3000 morti o una guerra civile che dura da 40 anni (vedi Colombia, Palestina, Birmania) e provoca molte più vittime.
Non sono un antiamericano, ma credo che dovremmo riflettere di più sul mondo dei media.

Risposta
13.09.07
Giovanni, hai ragione, certo, sul numero dei morti, ma non credo che l'11 settembre sia "famoso" solo per il fenomeno mediatico.
Credo piuttosto che sia dovuto al fatto che dopo l'equilibrio mondiale è cambiato, all'est come all'ovest, le alleanze e le guerre. Gli USA si sono dichiarati attaccati come in una guerra e hanno preso la scusa per attaccare l'Iraq, senza i motivi che avrebbero dovuto avere a livello internazionale (quelle armi di distruzione di massa non le hanno mai trovate).

Il Darfur, in fondo, è in Sudan, in Africa centrale: chi se ne importa? Che cambia se lì, isolato, c'è un genocidio? A noi occidentali cosa cambia?
C'è il petrolio ma lo importa tutto la Cina.

Ecco, non credo che sia dovuto solo all'impatto mediatico.

1 comment:

Deezzle said...

E' sempre stato così. La gente è una brutta bestia. Diciamo che nel tuo elenco dovresti aggiungere le decine di migliaia di morti giornaliere causate dall'AIDS in Africa. Avresti potuto inserire un sacco di altre cose, ma concorderai con me che si sarebbe trattato di un inutile elenco funebre. Per quanto mi riguarda, penso che queste domande resteranno sempre senza una risposta. Forse un giorno qualcuno risponderà, ma si saranno dimenticati della domanda. Il mondo va così, purtroppo.